c'è chi dice no

c'è chi dice no

Ascoltavo ieri distrattamente il telegiornale.

Ascoltare distrattamente aiuta a non caricarsi troppo del peso delle brutte notizie.

Puoi dire di avere la coscienza a posto: ti sei aggiornato sull'attualità e puoi lasciarla fluire.

Ma una notizia ha sbarrato il mio flusso di coscienza. A volte ci sono le notizie-diga.

Era tragica ma non da prima pagina. Una di quelle che arrivano a metà telegiornale, quel qualcosa che poteva succedere a chiunque, un parente, un vicino di casa, all'amico di tuo figlio. Ma che pensi, per fortuna non succederà!

Se sei in un buon momento. Altrimenti puoi cominciare a temere che capiterà proprio a te ma questo è un altro argomento.

L'avrete ascoltata anche voi. Un povero ragazzino è caduto da un balcone o qualcosa di simile. Saltava da palazzo all'altro.

Pare sia un nuovo sport, il Parkour.

Ora, io sul fatto che sia uno sport non ho nulla da ridire. Esiste la caccia, esiste la pesca, esiste il pugilato, allora perchè non può esistere il parkour?

A me ha colpito solo un inciso piccolo piccolo, una frase buttata lì a conclusione del servizio: i genitori dicono "sapevamo cosa faceva, non eravavamo contenti ma ad un ragazzo di 16 anni non si può vietare tutto!"

Non so se l'abbiano detto davvero, in quali termini e quale contesto.

Poveri genitori presi dal vortice del dolore e pure dei giornalisti, non è il momento per loro di riflettere sull'essere genitore.

Ma per noi sì.

Perchè nel mio lavoro genitori che hanno abdicato ne incontro diversi.

Genitori che hanno paura di dire troppi No! e non si accorgono di dire sempre Sì o peggio di non dire nulla: fai tu!

Bambini che si ritrovano a fare i genitori di sè stessi e sbagliano. Ovvio! E' difficile fare i genitori da adulti figuriamoci da bambini!

Non si può dire sempre No! ad un bambino o adolescente, concordo.

Ma almeno quando salti dai tetti ti dico No!

Se credo che sia sbagliato, pericoloso o semplicemente non in linea con i miei principi posso e devo dirti No!

Almeno per darti il gusto di farlo di nascosto.

per farti sapere che una regola c'è, un genitore c'è, una balaustra sul terrazzo c'è!

I No! dei genitori sono come gli ostacoli lungo il percorso: alcuni si saltano, altri si aggirano, qualche volta devi proprio arrenderti e cambiare strada; è giusto imparare anche questo.

Il mondo è pieno di ostacoli già a livello del terreno.

Se non lo livelliamo troppo eliminando tutti i No! forse gli adolescenti non dovranno salire fin sopra i tetti per cercarli.

E voi cosa ne pensate?


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